Sala della Dieta istriana

SITUATA NELLA ZONA NORD-OCCIDENTALE DELLA PENISOLA DI PARENZO, LA SALA SI TROVA ALL’INTERNO DI UNA EX CHIESA FRANCESCANA DEL XIII SECOLO, ERETTA A SUA VOLTA SULLE FONDAMENTA DELLA CHIESA PALEOCRISTIANA DI S. TOMMASO RISALENTE AL V SECOLO.

La Chiesa di San Francesco fu edificata seguendo la tipologia caratteristica del primo gotico; accanto ad essa sorgeva un monastero con chiostro e giardini che poi fu distrutto. Durante la ricostruzione della città, avvenuta nel XVIII secolo, il complesso francescano subì grandi cambiamenti, tra i quali quelli intervenuti per il campanile dell'abside che, demolito nel 1686, fu ricostruito in stile barocco tra il 1708 e il 1731. Nel 1751 l’artista bolognese Giuseppe Montevinti decorò l’interno della chiesa con delicati stucchi in stile rococò, mentre il pittore veneziano Angelo Venturini affrescò il soffitto con vari soggetti religiosi (Immacolata Concezione, S. Stigmate di S. Francesco e la visione di S. Antonio da Padova). In seguito al decreto di Napoleone sulla soppressione del monachesimo, nel 1806 l’ordine dei Francescani lasciò Parenzo e la chiesa venne chiusa. A metà Ottocento il complesso fu acquistato dalla famiglia Polesini e la navata orizzontale venne ricostruita. Il piano inferiore fu adibito a cantina mentre la sala al piano superiore venne adibita per ospitare le sessioni della Dieta provinciale Istriana (1861-1897), da cui il nome attuale.

Tra il 1926 e il 1943 la Chiesa divenne sede del Museo Civico d’Arte e Storia. Con il trasferimento della sede museale nell’attuale Palazzo Sincic, il complesso venne restaurato e rivalutato come monumento storico. Oggi ospita numerosi eventi culturali e sessioni cerimoniali dell’Assemblea provinciale.